Monteromano

Il paese venne edificato in seguito a un programma di bonifica e razionale coltivazione delle campagne, avviato dall'Arcispedale di Santo Spirito in Sassia che ebbe le terre dalla Camera Apostolica nel 1456. L’operazione avrebbe dovuto assicurare al pontefice Callisto III i fondi necessari per armare la flotta contro i turchi impegnati nella conquista di Costantinopoli. Le case sorsero a partire dalla metà del Seicento intorno a tre capisaldi urbanistici, tra cui la chiesa, sui resti di una vecchia edicola, il granaio Agucchi (dal nome del precettore dell'Istituto), per il deposito di masserizie e l'osteria.

A pochi chilometri dall'attuale abitato venne anche edificata in quel periodo una rocca di rappresentanza per il governatore del Pio Istituto, che non venne però mai completata. Il maniero, conosciuto come la rocca Respampani, sorge tra una campagna di rara bellezza ed è oggi di proprietà dell'amministrazione comunale.

Nel centro storico si notano la nuova parrocchiale, di aspetto settecentesco, fiancheggiata dai "casini" per i ministri dell'allora Pio Istituto, e la fontana del Mascherone.

In un ambiente delle vecchie carceri (1737) è allestito un piccolo Antiquarium, le cui vetrine espongono reperti etruschi e romani rinvenuti nella zona, tra cui un'anfora e una olpe etrusco-corinzia del VII-VI secolo a.C.; una oinochoe in bucchero con ansa zoomorfa raffigurante un felino e una fiasca in bucchero risalenti al VI secolo a.C.; urne in nenfro di età ellenistica con la figura del defunto scolpita sul coperchio e, inoltre, ceramiche, iscrizioni, monete, frammenti di mosaici ed altri resti del periodo romano.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale del Comune di Monteromano.

 

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