Cencelle

Disposta su un colle del territorio di Tarquinia l’antica città medievale di Cencelle, racconta vicende ricche di fascino.
Questa città fu fondata nel 854 da Papa Leone IV per poter dare rifugio agli abitanti superstiti dell’antico abitato di Centumcellae (attuale Civitavecchia) più volte devastata dalle incursioni saracene. Questa città, nel progetto di Papa Leone IV doveva avere il nome di Leopoli anche se in realtà non fu mai così. Gli abitanti rifugiatisi nella nuova città portarono con se il nome della città di origine, che volgarizzato divenne Centocelle.
Secondo una leggenda un sogno rivelatore indicò al Papa il luogo in cui doveva nascere la nuova città. Questa fu edificata su un colle posto in un magnifico contesto naturale, dal quale dominava la fertile vallata del fiume Mignone.
Nulla fu lasciato al caso, gli abitanti ebbero a disposizione un territorio ricco di risorse naturali, in grado di produrre dalla terra quanto bastava alla sopravvivenza della propria popolazione, ricco di corsi d’acqua e addirittura di una vera e propria sorgente che sgorgava da Ripa Maiale e che fu condottata fino a Cencelle. In tutto il territorio agricolo circostante furono organizzati piccoli centri contadini, forniti di tutto il necessario, chiese, granai e mulini in prossimità di corsi d’acqua che garantivano la sopravvivenza della popolazione di Centocelle.
Anche l’abbandono del colle è legato ad una leggenda secondo la quale nell’anno 889 gli abitanti della nuova città tornarono all’antico insediamento che da allora avrà il nome di Civitavecchia. Testimonianze storiche attestano la coesistenza dei due centri abitati fino al 1462, anno in cui Centocelle divenne centro agricolo.
Da quel momento si chiuse una fase importante della storia del territorio della “Farnesiana” e se ne aprì un altro, non meno prestigioso, quello segnato dalla scoperta dell’Alunite sui Monti della Tolfa che diede nuovo impulso a tutto il territorio circostante.
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