L’antico insediamento di Arx Montis Romani nacque in posizione privilegiata, su una collina circondata da querce secolari, dall’alto della quale era possibile controllare tutto il territorio circostante, compresi eventuali attacchi nemici.
L’attuale paese fu edificato a partire dal Seicento, intorno alla chiesa, all’antico granaio e all’osteria, in seguito a un programma di bonifica e coltivazione delle campagne circostanti realizzato dall’Arcispedale di Santo Spirito in Sassia.
Tra i simboli di Monteromano ricordiamo la Chiesa di Santo Spirito, la bella Fontana del Mascherone e la seicentesca Rocca Respampani, costruita a partire dal 1607 dall’architetto Ascanio Antonietti su incarico di Ottavio Tassoni d’Este.
Il progetto iniziale era quello della costruzione di un vero e proprio borgo che ospitasse il governatore del Pio Istituto, i suoi funzionari e le famiglie contadine locali, ma nei secoli i proprietari persero interesse in questa idea, lasciandola in parte incompiuta.
Gli appassionati di arte non potranno mancare la visita al Museo Comunale, allestito all’interno delle Carceri di Monteromano, risalenti al XVIII secolo; il piccolo museo raccoglie numerosi reperti archeologici di epoca etrusca e romana, rinvenuti nel territorio comunale, a seguito di un lavoro di scavo e di ricognizione condotto dalla Sopraintendezza Archeologica per l'Etruria Meridionale.
Tra i reperti più interessanti troviamo un'anfora e una olpe etrusco-corinzia del VII-VI secolo a.C., una oinochoe in bucchero con impugnatura zoomorfa e una borraccia da viandante, anch’essa in bucchero, risalenti al VI secolo a.C oltre a ceramiche, iscrizioni, monete e frammenti di mosaici, provenienti da una ricca necropoli arcaica rinvenuta in località Vallicelle.
Un'ampia sezione del Museo è poi dedicata ai reperti rinvenuti nella "Grotta delle Statue", in località Rio Secco, una tomba etrusca risalente al II/I secolo a.C.; tra questi degli splendidi sarcofagi, maschere fittili e altri elementi del corredo funerario oltre a numerose ceramiche delle tante ville rusticae sparse su tutto il territorio del comune.
Un paese ricco di arte e di storia dunque, ma anche di eccellenze enogastronomiche e tradizioni importanti, tra cui il Palio del Saracino, la Festa della Merca e la Sagra della carne maremmana, dalle omonime vacche che si incontrano nelle campagne incontaminate delle Terre della Farnesiana e con le cui carni nascono preziose ricette della tradizione, assolutamente da provare.
Ci piace sottolineare che ancora oggi le vacche maremmane, animali simbolo della zona, sono libere di muoversi negli sconfinati pascoli incontaminati intorno al centro abitato di Monteromano, paese che ha fatto del rispetto della terra e della sua storia una vera e propria missione da portare avanti, generazione dopo generazione e che noi siamo felici di raccontare a chi decide di visitare le Terre della Farnesiana e scoprire le sue tradizioni senza tempo.