Le Terre della Farnesiana custodiscono una grandissima varietà di ambienti naturali, che è dovuta alla loro favorevole posizione geografica, in grado di dar vita a numerosi microclimi e alla diversa natura geologica dei terreni, dai Monti della Tolfa, fino alle Saline di Tarquinia, passando per l’incontaminata Valle del Mignone.
In questo territorio, per ragioni di carattere storico, culturale, geomorfologico ed ecologico, si è conservata una moltitudine di habitat naturali e di specie floristiche e faunistiche del tutto uniche e straordinarie; il solo patrimonio vegetale delle Terre della Farnesiana annovera circa 1.000 specie, su un totale nazionale di meno di 6.000.
Ecco che allora in questa particolare area di Maremma laziale convivono, spesso a breve distanza tra loro, specie tipiche della zona mediterranea con altre legate ad ambienti montani o ancora fluviali ed umidi: nel giro di pochi chilometri troviamo da una parte corbezzoli, lecci e arbusti come il mirto e l’erica e dall’altra faggi ed agrifogli, castagni, noccioli, alberi di Giuda e aceri minori ma anche pioppi, olmi e salici in un caleidoscopio di colori e profumi che inebria e fa viaggiare con la mente.
Tra i luoghi simbolo di queste Terre ci sono sicuramente gli sterminati pascoli in cui vivono in libertà le vacche maremmane, dalla cui carne nascono alcuni tra i piatti più famosi della tradizione locale e i cavalli di razza tolfetana, perfetti compagni di avventura nelle escursioni alla scoperta della natura di questo angolo di Maremma laziale.

Molto interessante dal punto di vista naturalistico anche la Faggeta di Allumiere, un meraviglioso bosco di faggi cresciuti straordinariamente al di sotto dell’altitudine a cui sono abituati a vivere, reso ancora più unico dalla presenza di meravigliose, rarissime, specie di orchidee.
In questa varietà di terreni e paesaggi, tra pascoli arsi dal sole, boschi ricchi di funghi e tartufi e selvagge valli fluviali, vivono e resistono forme vegetali di grande pregio, come il biancospino, i pruni e le rose selvatiche.
Interessante anche la varietà faunistica del territorio: quella delle Terre della Fernesiana è per esempio una delle aree più favorevoli dell’intera penisola per i falchi in volo, disturbati solamente dal continuo passaggio degli arrampicatori presso la zona di Ripa Maiala, luogo altrimenti perfetto per la nidificazione.
Sono presenti tutto l’anno anche il grande e leggiadro nibbio reale dalla coda forcuta, per il quale questa zona rappresenta il limite settentrionale di diffusione in Italia, la comune poiana, lo sparviero e il piccolo gheppio. Come estivi e nidificanti possiamo inoltre osservare il nibbio bruno, il falco pecchiaiolo divoratore di vespe, il lodolaio e il biancone. Più irregolari e non nidificanti con certezza, due rari falconi rupicoli: il lanario e il falco pellegrino. Altri uccelli rari e caratteristici che vale la pena di citare, sono il gruccione e la ghiandaia marina, coloratissimi e molto appariscenti .
Per quanto riguarda i mammiferi più importanti, ricordiamo che la zona è abitata da alcuni esemplari di lupo appenninico; tra gli altri anche la lepre italica, il cinghiale, il gatto selvatico, la martora, la faina, la donnola e la puzzola, il tasso e la volpe.
Roditore caratteristico del territorio è l’istrice, famoso in zona come “spinosa”, da non confondere con il riccio, anch’esso presente in questi spazi.
Gli appassionati di fotografia naturalistica troveranno nelle Terre della Farnesiana un vero e proprio tesoro da esplorare passo dopo passo, alla ricerca della pianta più pregiata o della specie animale più rara.
Specie che sono sopravvissute grazie anche all’uomo che, seppur vivendo questo territorio e plasmandolo in base ai suoi bisogni, è riuscito comunque sempre a rispettarlo e in alcuni tratti ad esaltarlo, mantenendo intatti i numerosi ecosistemi presenti all’intero di una zona dalla spiccata vocazione agricola.
A tal proposito, la cosa interessante da sottolineare è che la maggior parte delle produzioni agricole delle Terre della Farnesiana sono a basso impatto ambientale, siano esse integrate, biologiche o sottoposte a disciplina di qualità.
Tra le colture più diffuse nelle Terre della Farnesiana ci sono sicuramente i seminativi, soprattutto grano duro, che gli valse nei secoli l’appellativo di granaio di Roma e che oggi viene usato per produrre pasta e pane di enorme pregio.
I terreni presenti nelle zone pianeggianti e a ridosso del mare sono invece dedicati agli orti e alla produzione di frutta e verdura stagionali utilizzate in tante ricette della tradizione, insieme alle meravigliosi carni provenienti dalle vacche maremmane allevate allo stato semibrado nei pascoli della zona: sono esse il vero simbolo delle Terre della Farnesiana, da ammirare in tutta la loro maestosità mentre pascolano libere negli sterminati terreni che le ospitano, tra Tarquinia, Monteromano, Tolfa e Allumiere.
Negli ultimi anni si è registrano un forte incremento delle aziende vitivinicole che producono ed esportano ottimi vini che non potrete non degustare, accompagnandoli a piatti della tradizione, in uno dei tanti agriturismi e aziende agricole che sono sorte negli anni in questo meraviglioso territorio, circondato dalle montagne, a due passi dal blu del mare.
Scopriamo insieme alcuni dei tesori naturali delle Terre della Farnesiana, per fare il pieno di energie in questo angolo di meraviglia, nel cuore della Maremma laziale.